L’ora di lezione
Buongiorno Prof., ho una buona notizia, anzi due…
Lei come sta? come ha passato la settimana?
Grazie Prof. a lunedì prossimo!
Così spesso inizia e termina la lezione a Portofranco.
Un’ora alla settimana può sembrare un niente di fronte all’impegno scolastico della settimana, ma in quel breve momento si gioca tutto: ragazzo/a e insegnante si incontrano per comprendere insieme un testo, risolvere un problema di matematica, svolgere esercizi di inglese o semplicemente studiare una pagina di storia ...
In questi anni ora dopo ora, con alcuni ragazzi si è creato un rapporto che va al di là dello studio, e così si parla della famiglia, qualcuno mi chiede dei nipotini, si scoprono origini lontane, ma anche pensieri e riflessioni comuni su varie tematiche o su ciò che succede nel mondo.
Mentre si studia si ricerca il metodo più efficace, che è diverso da alunno ad alunno: è come un vestito, te lo devi costruire su misura e allora si cerca insieme il modo per porre domande, schematizzare o memorizzare date, ricordare connessioni temporali, aprire un ragionamento.
Anche l’insegnante si mette in gioco: a me capita di raccontare come studiavo io all’università, come era per me importante studiare con gli amici o raccontare delle mie preferenze in campo letterario. Qualche volta c’è delusione per un compito in classe andato male o al di sotto delle aspettative e si cerca di capire che cosa occorre cambiare nello studio, che cosa mettere a punto per migliorare.
Altre volte succede che il ragazzo/a mi dia la buona notizia, una valutazione positiva, un miglioramento in qualche materia, e allora vedi gli occhi brillare!